SOSTEGNI ALLA PRODUZIONE MUSICALE ITALIANA
Associazione Amici della Musica
SOSTEGNI ALLA PRODUZIONE MUSICALE ITALIANA
Vincolo di una quota dedicata nel contratto di servizio Stato-Rai da estendere anche ai network nazionali privati.
Etichette, Festival, Artisti della nuova musica italiana chiedono un decreto
a favore delle quote in tv e radio per la musica prodotta in Italia, come avviene in Francia e in altri paesi.
FIRMA L’APPELLO SU CHANGE.ORG: http://ow.ly/pNA2U
Domenica 24 novembre alle ore 15
Il Mei organizza a PoPistoia
Un Convegno sul Tema coi Firmatari e altri Ospiti
Per fornire un adeguato rilancio e tutela della produzione musicale italiana, sul modello vincente della Francia e dell'Inghilterra, il nostro Paese deve impegnarsi con urgenza mettendo al centro dei prossimi interventi pubblici, misure che favoriscano la crescita, lo sviluppo e il rafforzamento della sua identità musicale nell'ambito del made in Italy, con l'obiettivo di trasformare il nostro settore come una delle attività più produttive e moderne.
Il settore delle Attività Musicali in Italia, esprime un volume di affari annuo di circa 3 miliardi e coinvolge circa 400 mila addetti, con 123 mila piccole e medie imprese (si tratta di diversi protagonisti che partecipano con ruoli diversi: produttori e distributori di strumenti, compositori, autori, interpreti, esecutori, editori musicali, case discografiche, organizzatori di concerti ed altri soggetti ancora che collaborano a differenti livelli nel processo di creazione, produzione e distribuzione del prodotto).
Il settore delle Attività Musicali rappresenta, dunque, un importante volano economico per il Paese e per tantissimi territori, con il grande vantaggio che crea occupazione a costo zero e non può essere in alcun modo spostato e delocalizzato dal nostro Paese. Occorre, pertanto, una nuova strategia d'intervento che coinvolga lo stesso Governo, per realizzare un progetto generale capace di restituire al nostro Paese, attraverso una ritrovata competitività, quel ruolo primario che per tantissimo tempo ci ha caratterizzato.
Questo progetto, indubbiamente, non può che nascere efficacemente dalla stretta collaborazione tra tutte le forze in campo espresse dal settore, dal Parlamento e dal Governo, per favorire finalmente la definitiva approvazione della Legge quadro a sostegno delle attività Musicali.
In attesa che si perfezioni e si definisca questa Legge, una delle priorità in assoluto, tuttavia, dopo la definitiva approvazione della tax credit per le produzioni discografiche e del live music act per esibizioni di musica dal vivo, riguarda il capitolo della promozione e diffusione delle produzioni musicali italiane sui media nazionali, oggi particolarmente penalizzate dalle produzioni anglofone.
Tale discontinuità è possibile soltanto se nel nuovo contratto di servizio
Stato-
RAI, sarà inserito un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia all'interno dei programmi Radio e Tv, con una ulteriore quota destinata alla promozione dei giovani talenti pari al 20% come in Francia, estendendo tale rapporto anche nel settore dei grandi network radio e tv privati italiani.
Con un intervento a costo zero per il Governo, dunque, si valorizzerebbero i due precedenti emendamenti già approvati (Tax Credit e Act Live) e si moltiplicherebbero i posti di lavoro immediatamente in un settore a forte tasso di occupazione giovanile, attirando anche investimenti in coproduzioni e altre attività meritorie per la crescita e lo sviluppo del settore.
E' inoltre indispensabile intervenire sul tema della Siae e della raccolta dei diritti primari e connessi per tutelare maggiormente i giovani esordienti e tutti i piccoli autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori indipendenti ed emergenti, per una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo che riconosca anche le musiche attuali e per un Tavolo Nazionale comune di lavoro per la promozione della musica italiana all'estero e altri interventi anche declinati a livello regionale nonche’ l’attivazione di un tavolo di confronto con le piattaforme digitali e telefoniche multinazionali distributrici di musica per un maggiore riconoscimento in termini economici dei contenuti musicali.
Su questi temi il Coordinamento degli Amici della Musica ha chiesto un incontro al Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e a gli altri protagonisti del settore a livello istituzionale.
Domenica 24 novembre il Mei organizza a PoPistoia alle ore 15 presso le Sale del Consiglio Comunale di Pistoia un convegno su tali temi, coordinato da Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, coi firmatari e con tanti altri che stanno aderendo, nella due giorni del Mei a PoPistoia che sra’ anticipato sabato 23 novembre dalla consegna delle targhe Mei dei premi PIMI e PIVI, gli Oscar degli Indipendenti del Mei per la musica indies e i videoclip a low budget italiani.
Per il Coordinamento Amici della Musica
Roberto Pietrangeli
(Segreteria)
Hanno aderito:
Carlo Testini (Arci), Giordano Sangiorgi (Mei – Meeting degli Indipendenti),Tommaso “Piotta” Zanello (Aia),Giuseppe Viggiano (Cna Cultura e Spettacolo), Luca Fornari e Giampiero Bigazzi (AudioCoop), Alessandro Formenti e Gennaro Pasquariello (Rete dei Festival), Pino Scarpettini (Fiofa), Giuseppe Casa (MarteLive),Enrico Deregibus (Monferr’Autore - Circuito Festival della Canzone d’Autore), Roberto Grossi (Carovana dei Festival) Lorenzo Siviero (ARCI ReAL), Claudio Carboni (PoPistoia), Gennaro De Rosa (Musica contro le Mafie), Daniele Biacchessi (Ponti della Memoria), Alexian Santino Spinelli (FederArte Rom), Bernardetta Cimo’ (Jazz Live Improvisation), Massimo Pontoriero (Felsa Cisl Spettacolo e Comunicazione), Francesco Caprini (Rock Targato Italia), Michele Lionello (Voci per la Libertà – Premio Amnesty) e tante altre adesioni
Firma petizione su change.org da fare circolare:
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Per maggiore sostegno alla produzione musicale italiana: http://ow.ly/pNA2U