LUIGI CINQUE. STEFANO SALETTI. URNA CHAHAR-TUGCHI - Persephone

Luigi Cinque. Stefano Saletti. Urna Chahar–Tugchi
Persephone

Materiali Sonori – MASO CD 90190



“Persephone” è il CD di tre artisti che hanno fatto della capacità di esplorare linguaggi e mondi differenti il loro tratto distintivo: Luigi Cinque Stefano Saletti, Urna Chahar-Tugchi.
Un disco che attraversa i mari e le steppe, che porta a viaggiare dalla MittleEuropa al nostro Sud, all’Africa, agli echi del minimalismo, all’Oriente. Persephone si racconta con i suoni e le voci di Cinque e Saletti e il commento vocale di una delle più straordinarie e riconosciute voci della world music e del contemporaneo, Urna Chahar-Tugchi, mongola e al contempo cittadina del mondo, avendo vissuto tra Germania, UK, Egitto, Francia.
Il CD è essenzialmente un lavoro che cammina sui confini di specifiche etichette e stili. E’ il frutto dell’incontro tra Luigi Cinque, uno dei compositori/autori/strumentisti/performer più rappresentativi della frontiera tra antropologia della musica, scrittura musicale, parola poetry e nuove tecnologie applicate e il musicista e compositore Stefano Saletti, profondo conoscitore degli strumenti e delle tradizioni musicali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Persefone – in occidente almeno – è divinità femminile per eccellenza. Rapita dal dio Ade è dea ad un tempo del mondo delle ombre e, per i sei mesi restanti dell’anno, di quello luminoso della Terra dove con la Madre Demetra fa rifiorire la natura al suo passaggio. Persefone è uno dei miti fondanti del Mediterraneo e diventa il concept del disco e di un lavoro d’insieme sacro e altamente coinvolgente.
I tanti strumenti a corde della tradizione mediterranea suonati da Saletti (oud, bouzouki, saz baglama oltre a chitarra elettrica ed electronics), si uniscono ai fiati e tastiere e live electronics di Cinque (clarinetto, sax, duduk e il canto afro/druphad), in un gioco di rimandi a temi tradizionali e improvvisazioni, interagendo con le melodie di Urna in un processo di composizione in tempo reale. Una musica che potremmo definire World Music di nuovo conio, ma anche: grande solismo, pluristrumentismo, ritmo della parola, contemporary music, classic camera konzert. La lingua cantata è volutamente oscura al fine di rappresentare il suono puro (melos) in luogo del significato (logos). La voce come evocazione continua e “posthuman” del mito. Su tutto vola sublime Urna Chahar Tugchi originaria delle “Steppe di Ordos” e poi diplomatasi in canto e composizione al Conservatorio di Shangai che è considerata (con le sue quattro ottave) una vera e propria star del canto internazionale con collaborazioni davvero prestigiose.
Prodotto e arrangiato da Luigi Cinque e Stefano Saletti, il disco vede la partecipazione, come ospiti, di alcuni importanti percussionisti e batteristi della scena nazionale e internazionale come il portoghese Ruca Rebordão, il brasiliano Louisinho Do Gege, Giampaolo Ascolese e Giovanni Lo Cascio.

Luigi Cinque: voce canto e cuntu; clarinetti: piccolo mib, soprano sib, contralto mib; sax soprano; yamaha digital sax; pianoforte; gaida gallega; tastiere e live electronics
Stefano Saletti: bouzouki, oud, saz baglama, chitarra elettrica, krakeb, bodhran, darbouka, shaker, pianoforte (3), electronics, voce
Urna Chahar-Tugchi: voce

Giampalo Ascolese: batteria (8); Lousinho Do Gege: batteria e percussioni (1)
Giovanni Lo Cascio: bendir, cajon, udu, darbouka, riq, canjira, bodhran, talking drum, daf, shaker (3)
Ruca Rebordão: berimbau, talking drum, caxixi, afro drums, sansula, shaker (4, 5, 6)

1 – Blue Masaba (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 7:12
2 - Phone (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 5:15
3 – Jerusalem Corner (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 9:16
4 – Temeen Jing (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 6:28
5 – Afrikan Cuntu (L.Cinque – S.Saletti) 6:05
6 – Hurdun Mori (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 5:35
7 – Perse (L.Cinque – S.Saletti – U.Chahar Tugchi) 4:42
8 – Mother Dance (L.Cinque – S.Saletti) 6:40

Frammento del tema di Jerusalem Corner ispirato da Thatcher O Donnabhain
Il tema di Afrikan Cuntu è ispirato a una melodia tradizionale sudanese

Produzione e arrangiamenti: Luigi Cinque & Stefano Saletti
Registrato al Mob Studio Roma da Matteo Spinazzè. Registrazioni addizionali al Four Winds Studio Roma e al Saturnia studio (marzo/settembre 2023). Missato e masterizzato da Eugenio Vatta all’E45 Studio – Roma
Grafica: Roberto Saletti
Realizzato da Materiali Sonori, MFR5 e Ikona

2023 © Materiali Sonori Edizioni Musicali

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