Orientoccidente 2020 - Simone Baldini Tosi in "Chiedo scusa se parlo di... Gaber" > 30.07.2020
ORIENTOCCIDENTE 2020:
CON IL PROGETTO DI SANDRO LUPORINI
E LA VOCE DI SIMONE BALDINI TOSI
SI TORNA A PARLARE DI… GABER.
Giovedì 30 luglio, alle ore 21.30 in piazza Liberazione a Terranuova Bracciolini, un altro grande evento dedicato alla canzone d’autore e al teatro canzone: Simone Baldini Tosi presenta il nuovo monologo di Sandro Luporini dedicato a Giorgio Gaber: “Chiedo scusa se parlo di… Gaber”, accompagnato da un originale ensemble composto da Lorenzo Rossi (violino), Serena Burzi (violino), Erika Capanni (viola), Elisa Pieschi (violoncello), Francesco Baggiani (chitarra elettrica e acustica, electronics).
"Chiedo scusa se parlo di… Gaber" è un progetto di Sandro Luporini, co-autore storico - oggi novantenne - degli spettacoli di Giorgio Gaber, che ha scelto quindici fra le più significative canzoni composte con Gaber e le ha attualizzate con monologhi originali e rivisitazioni secondo la più alta tradizione del “teatro Canzone” di cui lui e il cantautore milanese sono stati i massimi interpreti. A Simone Baldini Tosi (cantautore e compositore, collaboratore di Bandagaber, l’ensemble dei musicisti storici di Gaber) è affidata la parola di Luporini e il canto in una visione sempre più dentro l’attualità e di ironica incisività.
"I testi delle sue canzoni - ha affermato Simone Baldini Tosi - sono altamente profetici e non hanno mai avuto bisogno di grandi ritocchi. Quello che farà la differenza sono i monologhi inediti scritti da Luporini, che riportano in luce il concetto di “teatro canzone”. Ultimamente, anche la ripresa del ‘Signor G’ si portava dietro l’esigenza autocelebrativa di rifare tutto uguale. Con questi nuovi monologhi inediti, si torna ad ascoltare Gaber/Luporini con collegamenti nuovi e attuali. La mia famiglia ascoltava e andava a teatro a vedere Gaber. Io stesso ho visto Gaber a teatro più volte. Ricordo ancora quando venne al Teatro Bucci di San Giovanni Valdarno... Non l'ho conosciuto personalmente, ma ho conosciuto il suo ‘complice’ e autore Sandro Luporini, i suoi amici, i suoi collaboratori, i suoi musicisti. Ogni loro racconto e ogni loro silenzio non possono che essere frammenti di un esistenza che non riuscirò mai a conoscere completamente. 'Chiedo scusa se parlo di… Gaber' vuole essere un pretesto per comprendere quanto attuali siano le canzoni del duo Gaber-Luporini. I monologhi che mi ha cucito addosso Luporini raccontano del dialogo tra me e mio nonno Ambrogio. Ambrogio è il pensiero di Luporini. Dopo la quarantena niente può essere come prima quindi i brani hanno dei nuovi arrangiamenti. I monologhi hanno assorbito una pandemia ancora da digerire. Sono sicuro che anche Gaber non vorrebbe semplicemente rassicurare il pubblico cantando vecchie canzoni, ma vorrebbe che si continuasse quella ricerca introspettiva che avveniva a ogni suo spettacolo. Portare avanti il Teatro Canzone non è solo una bellissima esperienza, ma anche un dovere sociale".
A cura del Comune di Terranuova Bracciolini - Assessorato alla Cultura
L’ingresso è libero. Inizio ore 21.30 .
POSTI LIMITATI > PER PRENOTARE: 055.9120363 - 377.4494360 - 370.3625819
* la sedicesima edizione del festival Orientoccidente propone un’altro straordinario appuntamento: martedì 4 agosto, in piazza Masaccio a San Giovanni Valdarno lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini racconterà il suo “Dizionario inesistente”. Giovedì 6 agosto Flame Parade, in un progetto speciale acustico, sono in concerto a Loro Ciuffenna, nel magnifico scenario del giardino della Pieve di Gropina. Il festival continua, a San Giovanni, per tutti i lunedì di agosto con gli appuntamenti di La Nostra Memoria Inquieta, la rassegna di film in pellicola, questa volta con proiezioni nei quartieri di Fornaci, Oltrarno e Ponte alle Forche-Porcellino. Mercoledì 26 agosto, a San Giovanni Valdarno, ancora spettacolo dal vivo con “Toscanacci” di e con Paolo Hendel, Riccardo Goretti, Andrea Kaemmerle.
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ORIENTOCCIDENTE 2020
culture e musiche migranti
sedicesima edizione #abbiamosalvatoilseme