al MEI di Faenza


AL MEI...


in partenza per l’immancabile MEI di Faenza. Personalmente ci sto andando soprattutto perché ci saranno Fabiana Fab Manuelli e Stefano Saletti… così si chiacchera un pochino (gossip, valutazioni indegne, affetti vari, ragionamenti seri e no sulla musica, punto sulla situazione politica mondiale: dove va il capitalismo, l’era digitale, le prospettive della sinistra, la globalizzazione, la Korea del Nord, la monnezza a Roma, ecc.) e anche si verifica le strategie per il nuovo strepitoso (capolavoro!) album di Caracas - Valerio Corzani e Stefano Saletti “Ghost Tracks”.
Poi, invece di andare a pranzo, alla Galleria della Mulinella il MEI medesimo ci premierà per i 40 anni passati dal primo temerario dischetto della Materiali Sonori. Ritirerà il premio Letizia Bonchi (violinista danghisa di Flame Parade e, appunto, dell’Orchestra Nazionale della Repubblica Popolare della Danghisja, nel Centenario della Rivoluzione d’Ottobre). A seguire (se tutto funziona a modino) proiezione di un magnifico video dalla munumentale opera multimediale “Majakovskij!” di Arlo Bigazzi con Chiara Cappelli e Francesco Frank Cusumano (sempre nel Centenario della Rivoluzione d’Ottobre). Alla presenza dei due registi tardobolscevichi (Pierfrancesco Bigazzi e Mattia Calosci). Mentre la band, la sera, sarà live in Pratomagno...
Poi con Flame Parade medesimi c’è l’intervista a Edicola Stazione con Michele Scuffiotti per all’eroica EdicolAcustica.
E poi un’altra intervista flameparadiana per Radio Fly Web.
Poi cena. E poi poi, a notte parecchio fonda: Flame Parade Acoustic Band dal vivo (se resisteranno) presso Palco Corona. Nel mentre, chiacchere in qua e in là sulle nostre più recenti uscite: il Michele Marini OrganicTrio, David Riondino, Frankie Chavez, gli splendidi dischi di Crammed Discs, il prossimo attesissimo e bel disco di Letizia Fuochi. Il prossimo concerto al Teatro Regio di Parma di Wim Mertens con la Filarmonica Arturo Toscanini, da noi prodotto.
Non mancheremo poi di ricordare il nostro compagno Peter Principle.
Verso le sei di mattina (cioè... appena finisce il semiconcerto di Flame Parade) andremo a fare colazione al bar davanti al Duomo e lì, con brioscie e cappuccino, scopriremo che la Rivoluzione d’Ottobre fu bella nel momento in cui la fecero, ma che forse, poi, sarebbe stato meglio che si fossero fermati.
Il MEI ci stimola, in queste riflessioni… :-)


Giampiero Bigazzi
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