2 febbraio 2021

Puro Senza Ornato... Masaccio [Stefano Beccastrini]

PURO SENZA ORNATO



"Fu Masaccio optimo imitatore di natura,
di gran rilievo universale,
buono componitore et puro senza ornato,
perché solo si decte all'imitatione del vero et a rilievo delle figure:
fu certo buono et prospectivo quanto altro di quegli tempi,
et di gran facilità nel fare, essendo ben giovane,
che morì d'anni ventisei".

Cristoforo Landino
"Commento di Critoforo Landino fiorentino sopra la comedia di Dante Alighieri poeta fiorentino"
Firenze, 1481




PER MASACCIO 1401 - 2001
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Stefano Beccastrini


Nel 2001, annunciati dalla ricomparsa di un nero e gigantesco monolite, torneranno sulla terra tutti quei nostri progenitori la cui nascita Stanley Kubrick ci aveva annunciato, nel 1968, col suo "Odissea Nello Spazio". Tra loro, se non altro per festeggiare con noi il sesto centenario della sua nascita avvenuta nel 1401 a San Giovanni Valdarno, ci sarà anche Tommaso Cassai detto Masaccio.

Sappiamo di lui che, recatosi a Firenze e divenuto amico di genialità e di bagordi con Donatello e Brunelleschi, invento l'Arte Moderna. Mirando i suoi affreschi, Michelangelo imparò a dipingere e Goethe a capire la vera pittura.

L'Uomo della Modernità, quello strenuamente piantato con i piedi sulla terra piuttosto che presuntuosamente proiettato con la testa verso il cielo, nacque nei suoi rari, commoventi affreschi. Da lì vengono Amleto e Robinson Crusoe, il Leopardi personaggio delle poesie di un infelice patrizio recanatese e il capitano Achab, il Corsaro Nero e Ulisse (quello di Joyce, novecentesca incarnazione di quello di Omero), Che Guevara e il professor Keating, il dottor Jekyll e mister Hide.

Un gigante fu Masaccio, nella storia dell'arte ma ancor più in quella del pensiero (figurativo o letterario, filosofico o scientifico: che differenza fa?) dell'Occidente. Nacque sei secoli fa, e per i nostri libri di Storia è dunque un uomo del passato.

Ma quando saremo lì a riceverlo, accompagnati dal professor Lacombe-Truffaut di "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo", noi terrestri invecchiati vedremo scendere, dall'astronave che viene dal Cielo, un trasandato ragazzone non di seicento ma di ventisette anni (tanti ne aveva quando morì per cause sconosciute, in Roma).

E scenderanno, con lui, altri giovani alieni: Lucrezio e Modigliani, Rimbaud e Mozart, Van Gogh e Lautremont, Charlie Parker e Christopher Marlowe, Jean Vigo e Jim Morrison, Caravaggio e Jimi Hendrix, Janis Joplin e James Dean, Evariste Galois e Paul Nizan.
Eterni ragazzacci che ci sconvolgeranno.

Se le Forze dell'Ordine non li arresteranno prima, ne vedremo delle belle!
Io spero di esserci.

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In 2001, the reappearance of a black and gigantic monolith will herald the return to Earth of all our ancestors whose birth we were informed of by Stanley Kubrick, in 1968, in his "Space Odyssey". Amongst them, if only to celebrate with us the sixth centenary of his birth which took place in 1401 in San Giovanni Valdarno, there will also be Tommaso Cassai known as Masaccio.

We know of him that, having gone to Florence and formed friendships with Donatello and Brunelleschi with whom he shared both talent and a taste for revelry, he invented Modern Art. Gazing at his frescoes, Michelangelo learned to paint and Goethe to understand real painting.

Modern Man, the one with his feet bravely planted on the ground rather than with his head presumptiously projected towards the sky, took life in his rare, moving frescoes. From there too come Hamlet and Robinson Crusoe, the Leopardi character in the poems of an unhappy aristocrat from Recanati and Captain Achab, the Black Corsair and Ulysses (Joyce's one, the 20th century incarnation of Homer's), Che Guevara and Prof. Keating, Dr. Jekyll and Mr. Hyde.

Masaccio was a giant, in the history of art but even more so in the history of Western thinking (figurative or literary, philosophical or scientific: what difference does it make?). He was born six centuries ago, and for our history books he is therefore a man who belongs to the past.

But when we are there to welcome him, accompanied by Prof. Lacombe-Truffaut of "Close Encounters of the Third Kind", we aged earthlings will see, leaving the spaceship come from the Sky, not an untidy, strapping fellow of six hundred but one of twenty seven (that was his age when he died of unknown causes, in Rome).

And leaving with him will be other young aliens: Lucrezio and Modigliani, Rimbaud and Mozart, Van Gogh and Lautremont, Charlie Parker and Christopher Marlowe, Jean Vigo and Jim Morrison, Caravaggio and Jimi Hendrix, Janis Joplin and James Dean, Evariste Galois and Paul Nizan. Eternal bad boys who will turn us topsy-turvy.

As long as the police don't arrest them first, who knows what they'll get up to!
I hope I'll be there.

[ testo che sarebbe dovuto essere di presentazione a un disco dedicato a Masaccio, progettato nel 1999 da Giampiero Bigazzi con Paul Lemos di Controlled Bleeding per la Materiali Sonori, e poi mai realizzato ]
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